Oggi
voglio cucinare delle cipolle, ma prima voglio parlarvi di questo bulbo molto
utile in cucina e non solo. Nell’antichità i bulbi di cipolla erano già
molto usati, infatti negli insediamenti sono stati
ritrovati resti di cipolle risalenti nel 5000 a.c. Sembra che
in Egitto la dieta degli operai che costruivano le piramidi fosse a base
di ravanelli e cipolle. Nell’antica Grecia gli atleti mangiavano grandi
quantità di cipolle credendo che rendessero il sangue più leggero, i
gladiatori romani se le strofinavano addosso per rassodare i muscoli, i
medici le prescrivevano per alleviare il mal di testa per curare i
morsi di serpente e la perdita di capelli e l’infertilità. Insomma la cipolla
oltre che in cucina veniva usata anche in medicina. La cipolla ha solo un
grande difetto, a detta di qualcuno, da cruda ha un profumo non tanto piacevole
e lascia un alito poco profumato. La cipolla è stata per molti anni
considerata un cibo per poveri oggi invece la troviamo sulle tavole di
tutti.
Anche un poeta Pablo
Neruda nella sua “Ode alla cipolla” ha descritto questo bulbo definendolo come una cosa bellissima ecco alcuni versi:
Cipolla, anfora luminosa,
petalo e petalo
si formò la tua bellezza,
squame di cristallo ti accrebbero
e nel segreto della terra oscura
si arrotondò il tuo ventre di rugiada.....
petalo e petalo
si formò la tua bellezza,
squame di cristallo ti accrebbero
e nel segreto della terra oscura
si arrotondò il tuo ventre di rugiada.....
.......
sopra
la tavola
della povera gente generosa
disfi
il tuo globo di freschezza
nella consumazione
fervente della pentola,
e la parete di cristallo
al calore acceso dell'olio
la tavola
della povera gente generosa
disfi
il tuo globo di freschezza
nella consumazione
fervente della pentola,
e la parete di cristallo
al calore acceso dell'olio
si trasforma in arricciata penna d'oro
Leggere
questa poesia mi riporta indietro nel tempo, la mia insegnante di lettere
alle scuole medie ce la fece conoscere ed io ricordo che rimasi meravigliata
delle parole usate per descrivere la cipolla, mi sembrava assurdo che quel piccolo
bulbo potesse essere descritto in tal modo. Dopo aver parlato della cipolla
anche dal punto di vista poetico, ho deciso di utilizzarla in cucina preparando
una gustosa crema di cipolle che a me piace tanto
Ingredienti:
gr.350 di cipolle circa 4/5 cipollegr.40 di burro
gr.20 di farina
1 cucchiaino scarso di zucchero
brodo di carne
pane bianco toscano
100 gr di groviera
2 cucchiai di olio evo frantoiocolline del fiora
sale e pepe
Preparazione:
Mettere a stufare a calore moderato in una padella le cipolle tagliate sottilmente con il burro e l'olio per circa 10/12 minuti, unite lo zucchero e lasciate sul fuoco cercando di non far colorire troppo la cipolla. Spolverizzare con la farina maneggiate bene ed unite il brodo lasciar cuocere per circa 20 minuti, quindi unire il sale e il pepe. Io frullo il tutto rendendo la zuppa cremosa, ma molti la lasciano come è scegliete voi. Metto a tostare del pane bianco toscano, e preparo delle zuppiere dove inserisco un po' di zuppa 2 fettine di pane e sopra altra zuppa infine cospargo con groviera grattugiato grossolanamente e sotto il grill per dorate.
Un banale e semplice bulbo rende questo piatto veramente eccezionale.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina